ONE PUNCH MAN. (Wanpanman - 2015)
(serie d'animazione)
Regia di: Shingo Natsume, Chikara Sakurai
Scritta da: Tomohiro Suzuki
Opera originale di: One
Prodotto da: Ayuri Taguchi, Chinatsu Matsui, Keita Kodama, Nobuyuki Hosoya, Sota Sato
Produzione: Asatsu, Bandai Visual, Banpresto, Good Smile Company, East Japan Marketing & Communications, Inc., Lantis, Madhouse, Shueisha, TV Tokyo
Animazioni: Madhouse, J.C. Staff
Edizione Italiana: Dynit / Crunchyroll
Episodi: 24 da 24' - 2 stagioni
USCITA ITALIANA: 12 GENNAIO 2016
Un eroe atipico. Un idea tra azione e comicità quella concepita dal fumettista Giapponese One iniziata su un blog e divenuta così popolare da approdare prima sulla carta della rivista Weekly Young Jump e poi sui piccoli schermi grazie agli studios Madhouse (prima stagione) e J.C. Staff (seconda stagione).
Protagonista della storia è il giovane Saitama che, frustrato dai primi anni della sua vita lavorativa, decide di cambiare e diventare un eroe per hobby. Dopo tre anni di allenamenti diventa così forte da sconfiggere qualunque avversario con un solo pugno. Questa condizione però rende il suo lavoro così facile da annoiarlo tremendamente. Un giorno durante uno scontro con un cattivo incontra il cyborg Genos che, impressionato da Saitama, lo implora di diventare suo pupillo e mentore. Insieme entreranno a far parte dell'Associazione Eroi, organizzazione che difende i cittadini da mostri e criminali vari. Questa attività porta un pò di varietà nella vita dell'annoiato protagonista, intento da subito a scalare la classifica degli eroi più potenti.
L'idea di One è vincente già dai primi capitoli. La popolarità raggiunta in breve tempo certifica l'appeal della sua creazione. Il personaggio principale è iconico, divertente e perfettamente nei panni di quella che sembra la classica vita di un abitante di una metropoli Giapponese. Dal suo piccolo appartamento alla sua routine quotidiana, dalla passione per il cibo ai videogiochi, tutto accosta il protagonista ad un Otaku, ma l'arrivo nella sua vita di Genos e l'allargamento delle storie a tutto il mondo degli eroi e dei mostri, con conseguente arrivo di un alto numero di nuovi personaggi, crea interesse nel protagonista ridestandolo, ma non più di tanto, dalla sua noiosa routine quotidiana. Il tutto è narrato poi entro un arco temporale ristretto ma ricolmo di azione ed eventi in cui lo spettatore non attende altro che l'entrata in azione dell'eroe dalla testa pelata.
La serie è ben realizzata e alterna tratti marcati e più seri a quelli più rotondi e caricaturali, proprio come il fumetto, e cerca di mantenere alti ritmi pur alternando scene d'azione a quelle della noiosa vita quotidiana del protagonista; un divertente contrasto che descrive per bene il suo carattere e tutta la sua ingenuità.
La prima stagione della serie si consuma praticamente in un istante, con un episodio che ne richiama subito un altro. Si rimane incantati dei tempi, della scorrevolezza e della caratterizzazione generale, intrisa di numerose caratteristiche legate alla cultura Giapponese presente e passata, e manga e anime dello stesso genere. Nell'insieme sono presenti pochissimi personaggi e l'attenzione è sempre focalizzata sulle gesta descritte già dal titolo dell'opera. Ottima dunque sotto molti punti di vista e adatta ai fans del genere che non.
La seconda stagione inizia invece con presupposti ben differenti, principalmente rilegando il protagonista ad un ruolo apparentemente collaterale. Si assiste all'ingresso in scena di numerosi altri personaggi impiegati nei principali eventi della storia mentre il protagonista sembra non accorgersi neanche di quello che gli accade intorno, cosa che, oltre ad essere insensata, annoia gli spettatori che devono attendere anche qualche episodio per vederlo entrare in azione. Gli eventi sono parte di una storia più grande e, rispetto alla prima serie, più completa, con la narrazione che abbraccia un arco temporale molto più breve. Tutte queste premesse però lasciano un pò di amaro in bocca rispetto alla prima stagione, abbassando nettamente il valore della serie. La speranza è di avere una buona conclusione alle vicende inconcluse nell'attesa terza stagione, senza l'eccessiva dispersione della seconda.
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(Wanpanman - 2015)
(serie d'animazione)
Regia di:
Shingo Natsume, Chikara Sakurai
Scritta da:
Tomohiro Suzuki
Opera originale di:
One
Prodotto da:
Ayuri Taguchi, Chinatsu Matsui, Keita Kodama, Nobuyuki Hosoya, Sota Sato
Produzione:
Asatsu, Bandai Visual, Banpresto, Good Smile Company, East Japan Marketing & Communications, Inc., Lantis, Madhouse, Shueisha, TV Tokyo
Animazioni:
Madhouse, J.C. Staff
Edizione Italiana:
Dynit / Crunchyroll
Episodi:
24 da 24' - 2 stagioni
USCITA ITALIANA: 12 GENNAIO 2016
Un eroe atipico. Un idea tra azione e comicità quella concepita dal fumettista Giapponese One iniziata su un blog e divenuta così popolare da approdare prima sulla carta della rivista Weekly Young Jump e poi sui piccoli schermi grazie agli studios Madhouse (prima stagione) e J.C. Staff (seconda stagione).
Protagonista della storia è il giovane Saitama che, frustrato dai primi anni della sua vita lavorativa, decide di cambiare e diventare un eroe per hobby. Dopo tre anni di allenamenti diventa così forte da sconfiggere qualunque avversario con un solo pugno. Questa condizione però rende il suo lavoro così facile da annoiarlo tremendamente. Un giorno durante uno scontro con un cattivo incontra il cyborg Genos che, impressionato da Saitama, lo implora di diventare suo pupillo e mentore. Insieme entreranno a far parte dell'Associazione Eroi, organizzazione che difende i cittadini da mostri e criminali vari. Questa attività porta un pò di varietà nella vita dell'annoiato protagonista, intento da subito a scalare la classifica degli eroi più potenti.
L'idea di One è vincente già dai primi capitoli. La popolarità raggiunta in breve tempo certifica l'appeal della sua creazione. Il personaggio principale è iconico, divertente e perfettamente nei panni di quella che sembra la classica vita di un abitante di una metropoli Giapponese. Dal suo piccolo appartamento alla sua routine quotidiana, dalla passione per il cibo ai videogiochi, tutto accosta il protagonista ad un Otaku, ma l'arrivo nella sua vita di Genos e l'allargamento delle storie a tutto il mondo degli eroi e dei mostri, con conseguente arrivo di un alto numero di nuovi personaggi, crea interesse nel protagonista ridestandolo, ma non più di tanto, dalla sua noiosa routine quotidiana. Il tutto è narrato poi entro un arco temporale ristretto ma ricolmo di azione ed eventi in cui lo spettatore non attende altro che l'entrata in azione dell'eroe dalla testa pelata.
La serie è ben realizzata e alterna tratti marcati e più seri a quelli più rotondi e caricaturali, proprio come il fumetto, e cerca di mantenere alti ritmi pur alternando scene d'azione a quelle della noiosa vita quotidiana del protagonista; un divertente contrasto che descrive per bene il suo carattere e tutta la sua ingenuità.
La prima stagione della serie si consuma praticamente in un istante, con un episodio che ne richiama subito un altro. Si rimane incantati dei tempi, della scorrevolezza e della caratterizzazione generale, intrisa di numerose caratteristiche legate alla cultura Giapponese presente e passata, e manga e anime dello stesso genere. Nell'insieme sono presenti pochissimi personaggi e l'attenzione è sempre focalizzata sulle gesta descritte già dal titolo dell'opera. Ottima dunque sotto molti punti di vista e adatta ai fans del genere che non.
La seconda stagione inizia invece con presupposti ben differenti, principalmente rilegando il protagonista ad un ruolo apparentemente collaterale. Si assiste all'ingresso in scena di numerosi altri personaggi impiegati nei principali eventi della storia mentre il protagonista sembra non accorgersi neanche di quello che gli accade intorno, cosa che, oltre ad essere insensata, annoia gli spettatori che devono attendere anche qualche episodio per vederlo entrare in azione. Gli eventi sono parte di una storia più grande e, rispetto alla prima serie, più completa, con la narrazione che abbraccia un arco temporale molto più breve. Tutte queste premesse però lasciano un pò di amaro in bocca rispetto alla prima stagione, abbassando nettamente il valore della serie. La speranza è di avere una buona conclusione alle vicende inconcluse nell'attesa terza stagione, senza l'eccessiva dispersione della seconda.